Linee di fuga

Echantillons sonores

SONORA

Un lavoro di Vittoria Assembri
Prodotto durante una residenza ad Apricale all'Atelier A.
Editing: Beatrice Surano 
Anno: 2019


Linee di fuga (Echantillons sonores) è il frutto di una ricerca sonora sviluppatasi nel corso di un decennio, dal 2009 al 2019, lungo scenari naturali ed urbani di Italia, Francia, Germania e Giappone. 

Tra i frammenti di realtà sonore raccolti, ci sono le voci degli altoparlanti in stazioni metropolitane e aeroporti di Tokyo, le sirene del cantiere navale di Genova, il vociare nelle izakaya di Hiroshima, i tonfi delle timbrature in uffici postali toscani, lo scricchiolio dei ponti di ferro di Gare du Nord a Parigi, il fragore delle eruzioni del vulcano Stromboli, le vibrazioni di reti elettriche a Berlino, un ascensore bloccato di San Salvario a Torino, il canto delle cicale...

"Le registrazioni si deterritorializzano per cortocircuito e si trasformano in rhizosphere dalle quali nascono nuovi flussi sonori, linee variabili, come immagini deformate in acqua corrente. C'è qui una relazione di interdipendenza tra effimero ed eterno". (Vittoria Assembri)

 

 

Vittoria Assembri è un'artista poliedrica, con base a Parigi e Venezia. La sua pratica esplora i territori considerati marginali, sia dal punto di vista architettonico che sonoro. Qui la fonografia si configura come atto politico che rende visibile ciò che è assente nella cartografia ufficiale.  Attraverso la mappatura sonora di un territorio, rende udibile il paesaggio risonante del quotidiano e utilizza il field recording non solo come strumento, ma come possibilità di attraversare strati di affioramenti quotidiani e come metodo e dispositivo d’indagine sulle trasformazioni dei territori e i cambiamenti culturali del mondo contemporaneo.
 

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