Radia Show 976 | Armen

Andrius Arutunian per LUCIA

RADIA

Dal 2019, nella settimana del 13 dicembre, Radio Papesse alza il volume su LUCIA, festival indipendente e internazionale dedicato alle possibili forme di narrazione sonora e di ascolto condiviso.


A partire da quest'anno, però, il festival diventa biennale e guardando al 2024, questo RADIA show è dedicato ai suoni che nelle scorse edizioni sono stati ascoltati e condivisi.

 

Ecco quindi Armen di Andrius Arutiunian così come è stato trasmesso durante LUCIA 2020 (l'edizione puramente radiofonica trasmessa in tempi di pandemia).

Buon ascolto e ci ritroviamo nel 2024!

 

 

Armen | Andrius Arutiunian


Armen è un lavoro e una ricerca sonora che Andrius Arutiunian porta avanti dal 2016 e che riguarda la musica diasporica.
Ripercorre oscure uscite discografiche armene degli anni '80, ricrea canzoni pop poco conosciute provenienti da diverse parti della diaspora armena e naviga in questo complesso campo sonoro in modi polifonici e talvolta contraddittori.
Armen è anche un omaggio a uno dei nomi armeni più comuni.


Nel 2017 un'iterazione di Armen è stata pubblicata in vinile. Come ha scritto la scrittrice Monika Kalinauskaitė nel suo testo per questa pubblicazione: "Ma ora, in questo momento, su un tappeto, in macchina, accanto alla monotona macchina della musica, gli unici cerchi che disegni sono i tuoi primi, che fanno girare il corpo e il pensiero, che spezzano l'asse del mondo in milioni di piccole figure danzanti. Potresti anche sentir parlare di quei fiumi: è un miracolo, ma arrivano ovunque, popolando il mondo di pesci dalla testa dorata. Solo il sangue e i corpi alterano i loro flussi, oh guarda, ora siamo intrappolati in un'isola che prima non c'era, credo che stiamo anche canticchiando canzoni che non abbiamo mai conosciuto, ma che in qualche modo ricordiamo".

 


Bio | Andrius Arutiunian


Andrius Arutiunian è un sound artist e compositore con sede nei Paesi Bassi. Lavora attraverso il suono e forme ibride di media, con un particolare interesse per gli artefatti sonori, le identità auditive e le tecnologie digitali e automatizzate.

Il dissenso sonoro, le modalità alternative di organizzazione politica e musicale e l'indagine giocosa di storie esoteriche e vernacolari costituiscono le opere più recenti di Arutiunian.

Utilizzando forme ipnotiche ed enigmatiche, le opere di Arutiunian mettono spesso in discussione la nozione di sintonia musicale e politica.


Nel 2022 Andrius Arutiunian ha rappresentato l'Armenia alla 59a Biennale d'Arte di Venezia con una mostra personale intitolata Gharīb. Altre mostre personali recenti includono Counterfates (Meduza Vilnius, 2023) Diaphonics (Centrala Birmingham, 2023) e Incantations (CTM e silent green, Berlino, 2021).

 

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