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Una mostra, una collezione? uno spazio reale o uno spazio virtuale? Una nuova corrente artistica o un esperimento sociale? Nella primavera del 2016 Museo d'Inverno ha invitato Miltos Manetas a presentare una selezione di Electronic Orphanage.
Da giovedì 23 giugno alle 17, sino a domenica 26 alle 19 Electronic Orphanage si fa parola e va in streaming su radiopapesse.org.
ElectronicOrphanage è una collezione di opere internet-based, ma la sua storia risale al 2001 come spazio di sperimentazione su videogiochi e web. Un vecchio negozio cinese con vetrina, sulla strada pedonale Chung King Road (nella Chinatown di Los Angeles), veniva utilizzato come un grande monitor di computer in cui venivano proposte opere ed interventi relativi al mondo web e Neen, la corrente artistica fondata da Manetas nel 2000. Negli anni seguenti, alcune di queste opere sono state acquistate da Manetas e oggi costituiscono una collezione unica al mondo.
Così viene descritta nella presentazione della mostra senese, che riporta la collezione per la seconda volta Italia (la prima è stata al MACRO di Roma nel 2011/2012). In realtà la natura puramente digitale della collezione - così come il suo 'vivere' online - rende superfluo lo spostamento dei visitatori in uno spazio fisico museale, per questo motivo la vera sfida del Museo d'Inverno è stata quella di creare momenti di incontro/racconto/scoperta dell'arte Neen e della collezione.
Qui salta in ballo Radio Papesse i cuoi suoni entrano in dialogo con la voce di Manetas Stesso.
Frammenti da Electronic Orphanage entrano nello streaming della radio: il digitale delle opere e il racconto dell'arte Neen diventano vivi nelle parole di Manetas che per tre giorni si intrufolano nel flusso sonoro di Radio Papesse.
Mike Calvert, 2001
"EVIAN DESKTOP PATTERN", .JPG, UNIQUE
Entered the Collection in 2001